L’eco-contributo RAEE è un contributo ambientale dedicato alla gestione dei rifiuti derivanti da apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE). Viene interamente utilizzato per finanziare le attività di ritiro dei RAEE presso i centri di raccolta su tutto il territorio nazionale, di trasporto e di trattamento dei prodotti elettrici ed elettronici giunti a fine vita.
L’eco-contributo è versato dai Produttori di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche al proprio Consorzio di adesione in base al proprio immesso sul mercato nazionale.
Può essere visibile, ovvero espresso in euro/pezzo del produttore al momento della messa a disposizione sul mercato nazionale di un AEE; oppure può essere internalizzato ed espresso in euro/chilo quando viene incluso nel prezzo di vendita
La normativa che regola l’utilizzo degli eco-contributi RAEE è il Decreto Legislativo 49/2014, il quale disciplina la gestione e il corretto trattamento dei RAEE e identifica il nuovo target di raccolta a cui devono tendere i Paesi europei a partire dal 2019: il 65% del peso medio delle AEE immesse sul mercato nei tre anni precedenti.
L’articolo 8, comma 2 del D.lgs. 49/2014 dispone che i produttori e gli importatori adempiano ai propri obblighi di gestione dei RAEE derivanti dall’utilizzo delle AEE che gli stessi immettono sul mercato, mediante l’adesione a sistemi di gestione individuali o collettivi. I produttori che non adempiono ai propri obblighi mediante un sistema individuale devono aderire a un sistema collettivo.
Tramite i Sistemi Collettivi, i produttori si fanno carico del finanziamento e della gestione dell’intero sistema di riciclo dei RAEE, fino alla loro trasformazione in materie prime seconde.
I Consorzi Ecoped e Ridomus, ad esempio, si occupano, per conto del produttore, di gestire il trasporto, il trattamento e il recupero dei RAEE, nel rispetto delle indicazioni della normativa vigente.